Dare spazio e valore all’Universo che vive nell’altro

 

Qual è la cosa di cui hanno più bisogno gli esseri umani?”
“Il desiderio sconfinato di essere ascoltati”.


Eugenio Borgna, psichiatra

 

Che cosa significa saper ascoltare, te lo sei mai chiesto?

Viviamo in un mondo che va di fretta persino nell’ascoltare la risposta ad un “Ciao, come stai?”, una domanda tanto profonda che viene banalizzata nella frenesia quotidiana in cui il tempo per ascoltarsi e ascoltare sembra andato perso. Fermarsi a sentire, a ricevere quella risposta sembra non interessare a molti che, si ritrovano quasi a disagio, ad ascoltare quel mondo altrui aprirsi davanti a sé. Perché per ascoltare davvero servono le orecchie del cuore: quelle che ci permettono di entrare in connessione con il nostro interlocutore facendoci vuoto, vuoto accogliente, ascoltando ciò che l’altro è e dice oltre pregiudizi, schemi, fretta, preconcetti, stereotipi… i veri nemici dell’ascolto.

“L’amore finisce dove cessa l’ascolto” dice lo psicoterapeuta Enrico Maria Secci.

Solo quando siamo ben disposti verso qualcuno vogliamo e quindi possiamo davvero ascoltarlo, viceversa sarà assai difficile poiché nulla potrà oltrepassare quel muro, quella barriera, quel distacco. È attraverso l’empatia, l’apertura, l’accoglienza, l’assenza di giudizio che noi possiamo dare ascolto autentico al nostro interlocutore, comprenderne i punti di vista, le idee e gli stati d’animo, senza la fretta di chi pensa di aver già capito tutto traendone le sue affrettate conclusioni.

Ascolto è rispetto dei tempi e delle emozioni altrui, di quel mondo interiore che lo caratterizza e lo rende un essere unico. Solamente dando spazio e valore all’universo che vive nell’altro, possiamo dire di saper ascoltare.

 

Articolo di Jasmine Bragagnolo
Counselor in formazione Human Project
Educatrice
mail: jasmine.bragagnolo@live.it